Essendo da anni nel settore del cambio automatico capita spesso di ricevere telefonate da officine generiche che chiedono consiglio sul tipo di banco prova da acquistare per il test finale delle trasmissioni.
Al fine di dissipare qualche dubbio in merito e nell’ottica di fornirvi un parere derivante da un’esperienza diretta, vi suggeriamo quanto segue:
1) l’acquisto di un banco prova specifico (sia esso idoneo per un solo tipo di trazione o per entrambe) è di per sé un investimento di tutto rispetto che và comunque valutato alla fine di una serie di ragionamenti importanti. Quando fu acquistato dalla nostra azienda il primo “Dynamometer” (diversi anni fa) si parlava di ben oltre € 100.000,00
2) il banco prova di per sé NON risolve i problemi alla trasmissione è pertanto assolutamente sconsigliabile l’utilizzo del tester per provare i gruppi senza averli precedentemente revisionati nell’illusione di trovare il difetto senza intervenire direttamente. Inoltre sarebbe un vero danno sporcare ed intasare il macchinario con lubrificante non pulito e pertanto residui.
3) I risultati ottenuti dopo un test breve o di lunga durata sono ovviamente da interpretare sulla base dell’esperienza maturata. Il banco prova si rivela un valido strumento alla fine di una revisione eseguita a regola d’arte per testare la trasmissione, soprattutto se vi è la mancanza del mezzo in sede e pertanto il gruppo và spedito altrove. Ovvio è che se durante la prova si evidenzia una perdita od un calo di pressione nessuno sarà lì a dirvi da dove deriva o ad offrirvi la soluzione su di un piatto d’argento;
4) data la diffusione delle trasmissioni automatiche sul territorio statunitense, nonché delle officine che ne curano l’assistenza, le maggiori aziende che forniscono prodotti di questo tipo si trovano principalmente negli U.S.A;
5) teniamo conto che proprio per la maggiore espansione sul mercato statunitense tutti gli accessori, le piastre di prova, i cablaggi, annessi e connessi spesso coprono in modo pressoché parziale il fabbisogno europeo (anche se le cose stanno un pò cambiando) e pertanto unicamente una parte dei modelli di trasmissione circolanti possono essere testati. Per tale motivo è necessaria la competenza di tecnici interni alla vs. struttura per poter fabbricare e/o modificare le attrezzature fornite al fine di renderle utilizzabili su una gamma più ampia di modelli;
6) è necessario avere una certa dimestichezza con la lingua inglese. Data la diffusione sul loro territorio la tendenza principale di chi vende è dare per scontato di trattare con addetti del settore con una discreta conoscenza in merito e pertanto le informazioni che vengo fornite prima dell’acquisto sono spesso non troppo specifiche. Diviene quindi importante poter parlare direttamente via telefono o comunicare e-mail con gli addetti del settore. Inoltre tutti i risultati evidenziati sui computer sono in lingua inglese;
7) spesso al banco prova vanno aggiunti ed acquistati a parte sistemi software e pc annessi per testare parti elettriche all’interno della trasmissione;
8) i manuali forniti insieme ai tester sono spesso unicamente in lingua inglese ma scritti da americani…il risultato è spesso di non facile interpretazione;
9) assistenza diretta? scordatevela.. quando chi vende è negli U.S.A tutto diviene più difficoltoso, di sicuro non vi manderanno un tecnico se non nella fase di prima installazione e se anche fosse non è mai compreso nel prezzo ! siate pertanto preparati a far fronte ad ogni esigenza direttamente rimboccandovi le maniche.
Per maggiori informazioni in merito alle tipologie di tester forniti suggeriamo il seguente sito http://www.superflow.com (anche se il banco prova da noi acquistato proveniva da Axi-line che, da quanto ci risulta, è ora parte dello stesso gruppo). Specifichiamo che il presente articolo non ha finalità pubblicitarie e non deriva da alcun accordo tra le parti, ma vuole unicamente essere un punto di partenza per gli operatori del settore.