Le carte vincenti

Il 2014 è oramai giunto oltre la metà del suo percorso e, per quanto ogni giornata sia stata intensamente vissuta e “sudata” il tempo scorre sempre troppo velocemente per fare tutto ciò che ci si prefigge la notte del 31/12.

Buoni propositi, nuova grinta, voglia di fare, una visione più ottimistica e positiva di ciò che accadrà nel NUOVO ANNO, come se ci fosse un invisibile spartiacque capace si separare ciò che è stato e ciò che sarà.

E così via, un bel bacio sotto al vischio, canti, balli e stelline colorate… ma inesorabilmente la notte finisce ed arriva il sole ad illuminare la realtà, con occhio ben più critico e meno offuscato dagli effluvi dell’alcool o dall’euforia. E si riparte, un po’ sconsolati e sicuramente un po’ meno ottimisti ma, a discapito di chi avrebbe sfregato le mani di fronte ad una chiusura, siamo ancora qua, fieri di esserlo.

Non nascondiamo che gli ultimi anni siano stati particolarmente difficili, sia in termini di calo di lavoro, sia in termini di effettiva carenza di liquidità da parte dei clienti, il che non giova né alle casse né all’umore, ma ben in pochi, ahimè, possono vantare di aver concluso una grande annata, e questo vale già da un po’, come un eco che anno dopo anno non smette di far sentire la sua voce.

Certo c’è anche chi con la crisi, e dalla crisi, ha tratto i suoi più grandi profitti, ma guardando il nostro settore e le tante aziende che intorno a noi hanno purtroppo chiuso al 31/12/13 od in corso d’anno, non possiamo che essere soddisfatti di aver riaperto porte e portoni con nuove prospettive, tanta voglia di fare e soprattutto la stima di tanti clienti che ancora vedono nella nostra struttura un punto di riferimento ed un valido partner di lavoro.

Siano privati che si recano presso la nostra sede grazie ad un efficace “passa parola”, siano Concessionarie od Officine che si appoggiano a noi per una collaborazione diretta, ringraziamo tutti per la stima e la fiducia che ogni giorno ci rinnovate.

Come non ringraziare anche chi lavora per noi e con noi ogni giorno, chi comunque sia non smette di credere in una realtà che, nel suo piccolo, ha creato le basi per la concorrenza di oggi e per un mercato che non può che crescere, ne siamo convinti.

Durante gli ultimi 2 anni abbiamo stretto i denti, ognuno di noi, ed abbiamo fatto scelte organizzative che ci sono costate care, dal punto di vista umano e non solo, ma siamo andati avanti perché, nonostante le difficoltà,  ci rifiutiamo di credere che l’onestà, la correttezza e la professionalità, duramente conquistata in più di 40 anni di attività, abbiano perso così tanto di valore da non contare nemmeno un po’.

Noi per primi, nel nostro piccolo e nella vita quotidiana, nella ns. casa, nella malattia, nella difficoltà,  vorremmo affidarci a chi ci ispira fiducia, a chi sa dimostrarci competenza, a chi sa risolverci un problema facendosene carico, a chi ha una voce spesso fuori dal coro e ti sa spiegare il perché, a chi ci dice “non ti preoccupare, ci penso io” e poi lo fa davvero… ma non solo, a chi, se sbaglia in buona fede, sa ammetterlo e sa riparare al danno, a chi ti garantisce “se hai un problema io ci sarò”  e poi c’è davvero.

Forse è proprio qui che sta la differenza, non nel prima, non nel durante ma nel “poi”, e questo è ciò che noi ci teniamo a garantire da sempre  e quello che maggiormente incide su di un bilancio aziendale.

Se il motore che ci spinge fosse solo il profitto, con ogni probabilità  Sergio Ramponi, fondatore di Trasmatic, non avrebbe nemmeno iniziato questo impervio percorso nel lontano 1973, quando  il cambio automatico era quasi fantascienza e per comprare anche solo un filtro olio dovevi prendere la macchina e guidare una notte intera. In quei tempi anche una semplice diagnosi, oggi fattibile con strumentazioni alla portata dei più, era quasi magia. E allora serviva “un mago”, di quelli che “ce n’è pochi in giro” che come per incanto riportava ogni cosa al suo posto.

Altro non era che il frutto di un duro lavoro fatto di rinunce, di ostinazione, di notti in bianco… giorno dopo giorno, mattone dopo mattone, abbiamo costruito una scala che ci ha portato in alto e molto lontano, che ha attraversato 40 anni di storia e ci ha portato fino a qui.

Oggi il mondo è cambiato, tutto viaggia alla velocità della luce e fermarsi è quasi un reato o può creare un danno enorme, ma una cosa è per noi rimasta tale dal 1973 ad oggi, ossia che un’azienda è prima di tutto un’idea, un’insieme di persone, sinergia ed iniziativa, è voglia di fare, di rischiare, di mettersi in gioco, soprattutto quando il gioco, come oggi, non è più così divertente, e ad ogni lancio del dado si rischia di perdere tutto.

Durante una partita, pur potendo contare su ottime carte e la vittoria già in tasca, tutto può cambiare ed è quello che sta accadendo ora a tanti piccoli e grandi imprenditori nei quali ci rispecchiamo ogni giorno e che ogni giorno vediamo stringersi nelle spalle abbassando la testa in segno di resa.

C’è crisi fuori ma c’è crisi soprattutto dentro, c’è smarrimento, la parola data non ha più un valore, nulla è più lineare, definito, certo.. anche chi  negli anni ha investito e rischiato, ed ha quindi  “ben mescolato il mazzo” convinto che avesse un peso,  può trovarsi oggi a pescare la carta sbagliata nel momento meno opportuno, o può trovarsi ad affrontare una partita importante avendo di fronte un baro.

Vedetela come volete, chiunque sia il nostro avversario, quel momento arriva, per tanti se non per tutti. E allora le scelte sono poche, o lasciare la partita con in mano un pugno di mosche gettando al vento ogni cosa, o decidere di continuare la partita contando sulle carte a disposizione, quelle valide che si sa di avere, consapevoli che sono lì, nella tua mano, e che sta a te saperle sfruttare al meglio.